Come tutto ciò è cominciato lo sapete: una telefonata. A volte una telefonata allunga la vita - si diceva - una telefonata del Presidente della Repubblica tedesco Christian Wulff a Re Giorgio *: “Lieber Giorgio, wie geht’s Frau Clio?” Senti, guarda, abbiamo un problema…bisognerebbe rovesciare il governo di Berlusconi. Già, proprio così. Lo capisci anche tu, ormai la situazione è diventata insostenibile, e non si tratta di Ruby… “Eine schöne Frau, übrigens”. Che ne dici di Monti? Sì, Mario Monti, lui…l’uomo che rappresenta l’Europa nel Bilderberg, consulente internazionale per molti anni di Goldman Sachs. Re Giorgio ascolta, annuisce… Lo spread che sale, sale sempre più, e noi, e noi ancora più giù. Berlusconi si dimette. Si sciolgono le Camere. Si va alle elezioni? E per quale motivo? C’è la “responsabilità” nazionale che ora, stimolati da Re Giorgio, Centro e Sinistra invocano. Monti sale al governo e lo spread scende. Strana storia, una storia sbagliata: una storia da basso impero, una storia da una botta e via, come cantava De André.
Bisogna salvare l’Italia: o meglio l’Europa, o meglio l’Euro, vale a dire gli interessi finanziari di un potere transnazionale, occulto, invisibile, di banchieri e finanzieri. Piccolo inconveniente: per fare tutto ciò, occorre “ritoccare” la Costituzione. Ma che problema c’è? In una sola seduta, nel silenzio pressoché assoluto da parte dei giornali e dei media, il Parlamento ha modificato quattro articoli. Presa in un colpo solo la quaterna: 81, 97, 117 e 119 sulla ruota della Costituzione, introducendo il principio del pareggio di bilancio. Poi si ratifica, senza nessuna obiezione, il fiscal compact. E si va avanti così a colpi di maggioranze bulgare e decreti-legge.
Certo, c’è però in giro un po’ di malcontento. E a Re Giorgio non piace che i suoi sudditi vengano resi inquieti da “facili populismi”. Meno male, dichiara, che sono stati “messi a tacere”. Sono degli irresponsabili. Cosa vogliono? Chi sono? Sono, caro Presidente, le forze di un popolo, quello italiano, che non ne può più, e che si sono organizzate, per la prima volta nella storia di questo Paese, in un MoVimento che, nonostante i continui tentativi di bloccarlo e di infamarlo, è arrivato ad essere la prima forza politica in Sicilia. Doveva accadere che un vero MoVimento di opposizione al potere, al sistema di Bruxelles, alla speculazione parassitaria, alla moneta unica, minacciasse finalmente la pax politica imposta a colpi di spread.
Poco male, per Re Giorgio. Lui, per un po’, non se ne preoccupa, ma continua a telefonare…ma quanto telefona Napolitano? La magistratura lo intercetta, nell’ambito di indagini sulla trattativa Stato-mafia. Telefonate irrilevanti, forse. Fatto sta, che bisogna distruggerle. Lo dice la Corte Costituzionale: l’immunità del Capo dello Stato non si discute. Bisogna distruggere tutto e subito, senza neppure aspettare, come vuole la legge penale, un’apposita udienza davanti al giudice.
Il messaggio indiretto a Berlusconi è chiaro: se c’è voluta persino la Corte per salvare Re Giorgio dalla giustizia forcaiola, cosa potrà mai fare un Berlusconi abbandonato da tutti? Soli si muore. E così assistiamo, anche se siamo solo a Natale, alla prima resurrezione politica della storia nazionale. Ma come: “Ancora lui, ma non dovevamo rivederlo più? E ci scappa da ridere”, su quello che succede dopo. Ritira informalmente la fiducia al Governo e spara a zero su Monti, poi cambia idea e sperando nell’amorevole compassione di Re Giorgio candida Monti alla guida dei moderati. Il pensiero è stupendo: e tu, e noi, e lui fra noi. Ma Re Giorgio, il triangolo no, non l’aveva considerato, e anzi si è proprio rotto di tutto questo teatro, e impone le elezioni, anticipate quel tanto che basta per essere ancora lui a gestire la formazione del nuovo Governo. Amen, con tanto di sacra benedizione della Conferenza Episcopale Italiana e del Vaticano, ultimi sponsor ufficiali della ditta “Rigor Mortis & Co”. Si ristabilisce finalmente quell’alleanza tra Trono e Altare che era venuta meno con la fine della res publica christiana. [...]
* Re Giorgio: "Regele Giorgio" (preşedintele Giorgio Napolitano, eurofederalist notoriu)
5 comentarii :
Cel care vorbeşte în clip este Paolo Becchi, profesor de drept în Elveţia. "Anti Messaggio di fine Anno, da Paolo Becchi a Rete unificata".
Începe discursul "oficial" în picioare, cu o eşarfă cu însemne masonice. Apoi îşi dă jos esarfa şi se aşază, de data aceasta rostind discursul cel real.
Paolo Becchi: Il colpo di stato di Mario Monti
http://www.sinistrainrete.info/politica-italiana/1828-paolo-becchi-il-colpo-di-stato-di-mario-monti.html
“A rete unificata”. Una maratona sul web per la libertà di informazione
Giovedì primo luglio - in occasione della manifestazione nazionale promossa dalla Fnsi per la libertà di informazione – la rete delle micro web tv, dei portali iperlocali, delle web tv e web radio d’università, dei blog e video blog e delle piattaforme online create dal basso rilancia online una maratona “a rete unificata”. L’evento prende il nome di Libera rete (www.liberarete.tv) e verrà trasmesso dalle ore 17 alle ore 24 di giovedì primo luglio dal Teatro “Lo Spazio” di Roma, in costante collegamento con piazza Navona a Roma e piazza della Libertà di Stampa a Conselice.
http://www.lsdmagazine.com/a-rete-unificata-una-maratona-sul-web-per-la-liberta-di-informazione/5244/
http://www.hotnews.ro/stiri-esential-13940053-kiraly-andras-gyorgy-udmr-fost-renumit-secretar-stat-educatie-guvernul-nu-are-explicatii.htm
Ponta si Antonescu stropesc vointa celor care i-au votat ! Asa le trebuie !
Să le fie de cap !
Nu dau doi bani pe italieni. N'au pe cine sa mai pacalesca astia. Scenariile lor au ajuns la sfarsit.
Sunt două feluri de italieni. ;-)
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